Cosa sono le mappe mentali
Alla fine degli anni sessanta il cognitivista inglese Tony Buzan ha ideato un nuovo strumento per rappresentare ed elaborare il pensiero: le mind maps, divenute note in Italia col nome di mappe mentali.
Il mindmapping è una tecnica visuale per stimolare e mettere a frutto le capacità creative personali e di gruppo, le risorse mentali inconsce, i processi associativi spontanei con i quali si ristrutturano le idee, la sovrapposizione di varie chiavi interpretative per comprendere le situazioni.
A differenza delle mappe concettuali , il cui modello di realizzazione è connessionista, una mappa mentale viene disegnata con approccio associazionista: si procede con libera associazione mentale, iniziando dall’elemento centrale, sia agganciando man mano nuovi elementi verso l’esterno della struttura, sia ristrutturando quelli già inseriti.
La struttura gerarchico-associativa
Una mappa mentale è strutturata come un albero, che si estende partendo dal centro verso l’esterno.
Ogni elemento della mappa ha sempre e solo un antecedente, cui è collegato mediante un ramo.
Questa regola generatrice vale tanto per le mappe mentali create “a raggiera”, quanto per le mappe mentali disegnate con i rami “orientati a sinistra”, oppure “all’alto al basso”.
Tra coppie di rami della mappa mentale possono essere presenti dei rimandi, rappresentati mediante frecce.
Questi legami sono essenzialmente note, richiami e commenti: i contenuti della mappa saranno sempre e solo descritti con rami.
Nella mappa mentale è possibile individuare sotto-mappe, che possono essere consultate sia percorrendo le direttrici gerarchiche centro-esterno, sia secondo ideali livelli concentrici, riferiti all’intera mappa oppure localmente ad un certo ramo.
La fusione tra immagini, colori e testo
Queste caratteristiche riguardano la struttura di una mappa mentale e aiutano a mettere in relazione le mind maps di Tony Buzan con le mappe concettuali di Joseph Novak. Altra importante differenza tra mappe concettuali e le mappe mentali è che in queste ultime c’è un forte impiego di elementi evocativi, che stimolano il processo creativo e la memorizzazione.
Si utilizzano immagini fantasiose, che siano divertenti per l’autore da scegliere e disegnare, e che si prestino a colpire e interessare chi le consulta.
Vengono utilizzati colori che diano la sensazione di armonia, oppure contrastanti per attirare l’attenzione.
Si scelgono singole parole chiave, collegate e strutturate nella mappa mentale, per sintetizzare ed esprimere i concetti sia sui singoli rami, sia nelle articolazioni dei sottorami.
Una mappa mentale consente dunque una rappresentazione che ha un punto di partenza ma che può estendersi a piacimento verso l’esterno, e connettere progressivamente elementi in modo gerarchico.
Perchè usare le mappe mentali
Utilizzare le mappe mentali ti sorprenderà, perché ti permetterà:
- di trovare soluzioni attraverso un percorso del tutto personale
- di sviluppare abilità mentali e consolidare competenze.
Sono milioni le persone in tutto il mondo che le utilizzano già: professionisti, docenti e studenti che raggiungono risultati eccellenti anche grazie al mindmapping.
Scopri quali vantaggi puoi ottenere anche tu:
Esempi e applicazioni di mappe mentali
Una galleria con esempi di mappe mentali disegnate durante mentoring online oppure corsi
Considera queste mappe mentali come rappresentazioni che testimoniano un processo di analisi, di scoperta, di maturazione, di elaborazione compiuto da qualcuno.
Le mappe mentali sono sempre un prezioso work in progress, utile in primis a chi le realizza per pensare e per condividere